Home Arte Addio Ulay, l’altra “metà” di Marina Abramović

Addio Ulay, l’altra “metà” di Marina Abramović

Fu fra i più grandi esponenti della Performance art. Fondamentale il sodalizio umano e artistico con la collega serba

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ulay - arte - colpoditosse.com

Questi primi giorni di marzo sono segnati da eventi che hanno sconvolto il settore della musica, dell’arte, della cultura. In pochi giorni abbiamo saputo della scomparsa prematura di Elisabetta Imelio, bassista dei Prozac+ e successivamente dei Sick Tamburo; del contagio di Luis Sepúlveda e consorte con il Coronavirus, e, lunedì 2 marzo, della morte del perfomer Ulay che, insieme a Marina Abramović, ha rappresentato una figura chiave della Performance art degli anni ’70.

ulay e marina
Ulay e Marina Abramovic

La storia d’amore tra i due artisti è stata una tra le più discusse dal mondo dell’arte contemporanea. Per dodici anni fecero parlare del proprio duo, che chiamarono The Other, per le performance ardite e provocatorie. Basti ricordare l’esibizione Imponderabilia, messa in scena per la prima volta a Bologna nel 1977. I due stavano in piedi, totalmente nudi, uno difronte all’altra in uno stretto passaggio. I visitatori dell’esibizione dovevano passare tra i due e scegliere da quale lato girarsi e chi scegliere tra i due performer, per quanto inconsciamente dovevano fronteggiare ed eligere o l’uomo o la donna.

Anche la fine della loro relazione fu esemplare. Decisero di farlo nel 1988 attraverso una performance che venne intitolata The Lovers. Ulay e Marina Abramović percorsero separatamente la Muraglia Cinese, dai due estremi opposti lui dal deserto del Gobi, lei dal Mare Giallo, per poi incontrarsi a metà strada per dirsi addio.

ulay e marina muraglia
L’addio sulla Muraglia fra Ulay e Marina Abramović

Per 30 anni le loro vite si separarono fino alla perforamance al Moma nel 2010. Marina Abramović stette seduta per 716 ore davanti ad una sedia vuota durante la performance The artist is present. I visitatori, potevano sedersi, guardarla, tendere la mano per qualche minuto. Fra questi visitatori comparve Ulay. Questo incontro venne ripreso in un video sorprendente ed emozionante per i due performer e per gli spettatori.

Poche ore fa ci ha lasciato Ulay, morto a Lubiana, città dove aveva scelto di trascorrere la propria vita. A dare il primo annuncio è un giornale locale. Anche nell’annuncio della sua fine, a suo modo, c’è un che di non convenzionale che ha caratterizzato tutta la sua intera esistenza.

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