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La Fandango ci regala Gipi diventato film

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La Fandango ha deciso di rendere pubblica e gratuita la visione su Youtube del film di Gipi Il ragazzo più felice del mondo.

Siamo abituati a vedere Gipi nelle vesti di disegnatore di storie a fumetti, così decide di presentarsi. Il riconoscimento del grande pubblico lo ha con La mia vita disegnata male e si sono susseguite altre grandi storie: Baci dalla provincia, La terra dei figli, Una storia, Momenti straordinari con applausi finti candidato al Premio Strega 2020, ma anche da storie che anticipano La mia vita disegnata male come Questa è la stanza, Appunti di una storia di guerra che hanno tutti in comune una cosa: raccontano in modo romanzato le esperienze della sua vita.

Il ragazzo più felice del mondo non rappresenta l’esordio come regista. Il suo primo film é L’ultimo terrestre che Fandango ha deciso di inserire sempre su Youtube e sempre visionabile gratuitamente dal 21 marzo. Questo a causa, ma in realtà mi viene spontaneo dire, “grazie”, alla attuale pandemia del Coronavirus.

Il ragazzo più felice del mondo, come anticipato prima, racconta un episodio della sua vita realmente accaduto, e non solo a lui ma a molti fumettisti italiani.

Quando ancora esisteva la rivista Blue, quando ancora Gipi disegnava storie erotiche, con uno stile a tratti diverso da quello che siamo abituati a vedere oggi, riceve una lettera da parte di un ragazzino che elogia l’artista e lo incita a continuare. Gipi in quel periodo riceveva molte critiche da parte del pubblico per il suo modo di raccontare. Strano vero? Lui che dopo anni diventerà uno tra i fumettisti contemporanei più conosciuti nell’ambiente e non solo.

Fatto sta che questa lettera lo aiuta ad andare avanti ma dopo 20 anni scopre che un altro fumettista riceve una lettera identica e così succede ad altri 50 fumettisti. Gipi, spiazzato da questa vicenda, decide di volerci creare un documentario e di andare a trovare il ragazzo (?!) della lettera, per poterlo conoscere personalmente.

Così inizia la storia, dove cinema e vita reale si miscelano dando alla narrazione un forte taglio personale che è il punto cardine del modo di raccontare e dove momenti di alta riflessione si alternano con un continuo umorismo.

La particolarità che ho percepito guardando Il ragazzo più felice del mondo è che mi ha riportato alla memoria uno spettacolo teatrale visto qualche tempo fa “Commedia all’italiana”, in quel caso è il cinema e teatro che si mescolano, creata dall’attore e regista Max Mazzotta conosciuto per il ruolo di Fiabeschi nel film di Paz.

Ma ritornando al film Il ragazzo più felice del mondo, oltre a fare una veloce carrellata di quella che è la storia del fumetto contemporaneo italiano, crea , grazie al continuo umorismo, empatia verso la difficoltà che il mestiere del fumettista porta con sé.

Una frase molto bella del film è: Le persone che fanno un mestiere che contempla il giudizio del pubblico, per la mia esperienza, sono spesso fragilissime, basta una critica per metterle al tappeto e una parola buona per portarle in paradiso per un po’, che poi credo sia il pensiero che ha dato origine all’esigenza e la necessità di raccontare questa storia.

Anche se Il ragazzo più felice del mondo non è un’opera grande (ma non per questo non valida) consiglio caldamente la visione, Gipi continua a mettere al centro la fragilità dell’essere umano, condividendo le sue con gli altri, e a noi questo aspetto della sua narrazione continua a piacerci. Sia che decida di raccontarcela tramite fumetto, sia che lo faccia attraverso la pellicola.

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Spinosa come il cactus, di origini calabresi, vaga tra l'Italia e la Spagna in cerca di fortuna e si sa che la Fortuna aiuta gli audaci... che lo sia oppure no, non so dirvi, ma quello che è certo è la passione per il disegno e per le Arti in generale.