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Le lotte di Angela Davis sono le lotte di tutti noi

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copertina angela davis, edita da beccogiallo - fumetto - colpoditosse.com

Questa è la recensione di Angela Davis.

Per farla ho praticamente rubato questo libro alla mia libraia: nel senso che quando l’ho acquistato lei nel mentre lo stava leggendo. Questa cosa mi crea grossi sensi di colpa, ma ben sa che i libri che consiglia sono straordinari e che alla fine questo furto è servito a qualcosa, di buono spero.

Il libro di Angela Davis della Becco Giallo editore parla delle lotte di classe a favore dei neri d’America durante gli anni sessanta e settanta portate avanti da appunto Angela Davis.

Ma chi è Angela Davis?

Angela per gli anni ’60 era un cumulo di errori: donna, nera, comunista e con forti ideali che l’hanno spinta a dedicare la propria vita alla lotta non solo contro il razzismo e la discriminazione ma anche a favore della parità dei diritti.

Angela-Davis-photo

Il libro di Mariapaola Pesce e Mel Zohar si concentra principalmente dal momento in cui Angela Davis nel 1967 si trasferisce a San Diego e all’Università crea il primo movimento nero; fino al momento in cui viene scarcerata come innocente dalle accuse di: omicidio; rapimento; cospirazione a scopo di omicidio; favoreggiamento all’evasione di detenuti e ciliegina sulla torta era sta accusata di fuga per sottrarsi alla giustizia, quando aveva tentato di scappare a New York per evitare la prigione, prima di essere arrestata.
Si mi dispiace di aver raccontato largamente la trama, ma la bellezza di questo fumetto sta proprio nel modo in cui le due autrici hanno deciso di raccontarci questa storia.

Il libro capita a pennello, in un periodo in cui la morte di George Floyd ha aperto un nuovo squarcio nella lotta della parità dei diritti nei confronti dei neri d’America, e non solo; da ricordarci che l’accaduto di Angela Davis non rappresenta solo un passo della storia contemporanea ma un modello da continuare a seguire ancora.

vignetta graphic novel angela davis

La graphic novel, oltre ad essere narrativamente coinvolgente, ha una scelta grafica davvero allettante: la linea pulita e sintetica appoggia la cromatologia usata, che verte su una palette di pochi colori che si ripetono per tutto il fumetto. Ad arricchire ci stanno: la texture (rivisitata) “a pois” utilizzata nella pop art che richiama il modo di colorazione dei fumetti di quegli anni e le onomatopee che richiamano le Font dell’arte psichedelica.

Angela Davis ha dovuto lottare perché donna:

“Il ruolo della donna è quello di ispirare l’uomo e allevare figli…non a comandare!Qui, e fuori dal movimento!

Ha dovuto lottare per proteggere il proprio posto di lavoro:

“Anche se oggi so che non possono licenziarmi per le mie idee e il mio lavoro è salvo, non posso mollare il movimento di liberazione della gente a cui appartengo!”

Ma soprattutto ha dovuto lottare per i diritti di parità a costo della sua libertà e della libertà dei suoi cari:

“…Frugheranno nella tua vita in un modo indegno, metteranno in dubbio ogni parola e ogni gesto…la tua famiglia sarà travolta…”

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Spinosa come il cactus, di origini calabresi, vaga tra l'Italia e la Spagna in cerca di fortuna e si sa che la Fortuna aiuta gli audaci... che lo sia oppure no, non so dirvi, ma quello che è certo è la passione per il disegno e per le Arti in generale.