In questo articolo mi soffermo su tre opere strabilianti create da mangaka donne. Non sono molto famose, rispetto ad altre, ma hanno avuto ugualmente così tanto successo da essere poi trasportate in serie tv; due delle quali attualmente visibili su Netflix.
Di mangaka donne cazzute – scusa il termine tecnico – in realtà ce ne sono assai. Credevo erroneamente, che le mangaka donne si dedicassero principalmente ai shoujo manga, dato che i shoujo sono rivolti ad un target di giovani ragazze: Sailor moon, Lady Oscar…
Devo ammettere di essere rimasta piacevolmente sorpresa quando mi sono ritrovata fra le mani opere famosissime e bellissime, dedicate principalmente ad un target di uomini, giovani e non, create da fumettisti giapponesi donne.
Partendo dalla regina dello shōnen: Rumiko Takahashi, creatrice di Lamù, Ranma ½ e di Inuyasha, fino ad arrivare a Himoru Arakawa con il suo bellissimo Full metal alchemist. Le loro opere sono diventate anime seguite ancora oggi.
Ma ci sono altre mangaka donne, creatrici sia di shōnen che di seinen che possiamo dire: hanno fatto il baffo ai colleghi maschi; ideando manga, sempre poi trasposti in serie tv, che non hanno nulla da invidiare ai colleghi uomini.
CI SONO MANGA E MANGA
Prima di continuare, trovo doveroso fare un po’ di chiarimento (per chi non lo sapesse). Noi li chiamiamo generalmente manga, ma i fumetti giapponesi hanno una catalogazione in base al target di lettori.
Quelli più conosciuti (senza dover scendere troppo nel dettaglio) sono:
Shōjo (definiti anche shoujo)
Sono rivolti ad un pubblico femminile dall’età scolare in su. I temi trattati sono quelli amorosi – psicologici, inseriti negli ambienti scolastici/fantasiosi.
Shōnen
Sono rivolti ad un pubblico maschile dall’età scolare in su. Essendo pensato per “maschietti”, i temi trattati sono diversi. Al centro ci sono l’azione, i combattimenti.
I protagonisti devono superare ogni volta delle sfide, combattendo di serie in serie con nemici sempre più potenti. Possono essere inseriti in contesti fantasiosi come Dragon Ball o One Peace; oppure inseriti in contesti sportivi agonistici, generi più in voga negli anni ’80/ ’90.
Se dico “SPA- GHE-TTI” ti viene in mente qualcosa?
Seinen
I lettori sono uomini adulti che continuano a leggere i manga. Ma la targetizzazione non è solo di età. I temi trattati sono più complessi e delicati; c’è l’azione ma è a servizio della tematica: Death Note, Akira…
Josey
È il corrispettivo al femminile. Anche qui i temi sono delicati e complessi. La regina, a mio avviso, di questo genere è la Ai Yazawa, dove ancora attendiamo la conclusione di Nana.
Hentai
Sono i fumetti con tema principale il sesso. Esplicito o meno, dipende dalla sottocategoria. Ricordate La clinica dell’amore?
Ok. Fatto il piccolo spiegone o chiarimento sui principali generi manga (anzi se ti è piaciuto fammelo sapere) arrivo al dunque.
Come dicevo ci sono delle opere create da fumettisti giapponesi donne che a me sono piaciute tantissimo. Sono opere minori, ma ugualmente belle e trasportate anche in serie tv.
Sei pronto a scoprire le 3 opere create da mangaka donne?
XXX HOLIC – CLAMP
Le Clamp è un gruppo di autrici donne (quindi ancora meglio, l’unione fa la forza).
Sono conosciute per Magic Knight Rayearth: in tv l’anime lo passavano su Italia uno e l’avevano intitolato Una porta socchiusa ai confini del cuore.
XXX Holic è il mio preferito.
È uno seinen che parla di Kimihiro Watanuki, un ragazzo perseguitato da mostri che vede solo lui, si ritrova davanti un negozio che esaudisce ogni desiderio. All’interno c’è Yuko Ichihara, una bellissima strega con grandi poteri sovrannaturali che decide di aiutare Kimihiro. In cambio però dovrà pagare un prezzo dello stesso valore del desiderio richiesto. Per questo Kimihiro inizierà a lavorare nel negozio di Yuko, svolgendo i compiti assegnati dalla strega.
Lo seinen ha come tematica principale i vizi e i difetti delle persone legati a forti elementi sovrannaturali. Yuko sostiene che il negozio è visibile solo a chi ha un disperato bisogno di vedere esaudito il proprio desiderio, ma oltre ad avere un alto prezzo da pagare, si finisce sempre per perdere qualcosa di importante. Anche la vita stessa. Infatti spesso le vicende non hanno un lieto fine.
I disegni hanno tratti più semplificati rispetto ad altre opere delle Clamp, disegni che in questo caso sono stati messi a disposizione della narrazione. Ma sono ugualmente bellissimi e curati nei dettagli, con un carattere dark ed esoterico. Le figure sono longilinee. È vero quando dicono che XXX Holic è un manga, ma lo stesso vale per l’anime, affascinante, provocatorio e sensuale.
DOROHEDORO – Q HAYASHIDA
Non si sa molto di lei, non rilascia tante interviste e sul web esistono poche notizie sul suo conto. La serie è stata iniziata nel lontano 1999 e si è conclusa nel 2019. Ci sono voluti ben 20 anni per creare 23 volumi. Questo mi fa intendere quanto lavoro serve per creare una storia; che non sempre è tutto facile e felice e che ci sono storie che richiedono un tempo di lavorazione molto lungo. Ergo: aspiranti fumettisti non abbattetevi mai!
La storia è davvero particolare, piena di splatter e combattimenti, intrighi e misteri. Parla di due mondi: in uno ci vivono gli stregoni, che tramite una porta d’accesso possono entrare nell’altro mondo (Hole) abitato da poveracci e disgraziati. Gli stregoni che entrano in Hole fanno esperimenti magici sulle persone trasformandoli in mostri.
Cayman (il protagonista) non ricorda nulla del suo passato, ha subito un incantesimo ed ha le sembianze di un coccodrillo. Insieme all’amica Naikado, abile combattente e cuoca, dal passato oscuro, cercano lo stregone che lo ha ridotto in quello stato.
Il manga, è esilarante, pieno di intrecci narrativi e iper dettagliato anche nei disegni; contiene personaggi pazzeschi e ben caratterizzati, così pure i luoghi della narrazione. Ha forte spessore, infatti viene considerato uno tra i migliori manga degli ultimi tempi, sia dal pubblico che dalla critica.
È disponibile su Netflix l’adattamento in anime, composta da una serie di 12 puntate. La serie è attualmente in corso d’opera.
NORAGAMI- ADACHITOKA
Adachitoka è lo pseudonimo di due autrici: Adaki e Tokashiki.
Attualmente è possibile vedere la serie tv su Netflix e su VVVD.
La trama è quella del Dio della sciagura di nome Yato, dimenticato dai più. Al costo di soli 5 yen esaudisce le preghiere di chi lo invoca. Il suo sogno è quello di diventare un Dio ammirato e conosciuto ed incontrerà Hiyori, una ragazza mezzo spettro in grado di interagire con morti e Dei.
Yato per poter combattere, come ogni Dio, deve avere uno shinki, uno strumento divino. Gli strumenti divini sono costituiti da persone morte dall’animo puro, in grado di sconfiggere gli spettri maligni inquinati da pensieri negativi. Troverà Yukine, un ragazzo della stessa età di Hiyori, che al richiamo di Yato diventa una potentissima spada.
Come in XXX Holic anche qui il tema è legato alle ossessioni, ai danni che i pensieri negativi possono apportare agli uomini, ma con una visione positiva, anche quando sembra non esserci più possibilità, c’è sempre un modo per migliorare se stessi. C’è una buona caratterizzazione dei personaggi, ed ha degli sketch comico demenziali tra i protagonisti.
La serie televisiva è composta da 12 puntate la prima serie e 13 la seconda. Su Netflix si trova solo la prima serie, per vedere anche l’altra bisogna sintonizzarsi su VVVD.
E tu hai letto questi tre manga o hai visto le serie? Cosa ne pensi? Sei d’accordo con me che queste mangaka donne hanno saputo creare dei prodotti che nulla invidiano ad altre serie?