Il tesoro del cigno nero è stato raccontato utilizzando uno stile avventuroso: pirati, mappe, tesori ma in chiave moderna attraverso gli interessi politici ed economici della vicenda.
La cosa fa venire i brividi quando a lettura terminata ci si rende conto che la graphic novel in realtà è il racconto che l’autore Guillermo, nel 2007 ha vissuto in prima persona.
Paco Roca ha saputo scegliere la storia da raccontare e lo ha fatto davvero magnificamente, confermando le abilità narrative e tecniche dell’arte sequenziale.
IL TESORO DEL CIGNO NERO E LO STILE GRAFICO
La storia viene raccontata con un ritmo veloce e lineare, senza troppi cambi di prospettiva che enfatizzano la storia e nemmeno giochi di primi piani che trasferiscano soggettività.
I particolari vengono usati al momento giusto, proprio quando c’è più bisogno, per ravvivare la narrazione. Per il resto mezzi busti, piani americani e giusto qualche figura intera e campi lunghi.
Perché abbia fatto questa scelta?
Io ipotizzo in parte perché è il suo stile narrativo; una narrazione simile la ritrovo ne La casa, in parte credo per una questione di scelta narrativa.
Se da un lato c’è il bisogno latente di raccontare e di farlo bene, dall’altro invece è come se volesse raccontare in modo oggettivo e realistico la vicenda, senza trascinare emozioni e considerazioni personali.
Durante il racconto de Il tesoro del cigno nero non ho mai sentito Paco Roca invadere lo spazio del racconto. Eppure sarebbe stato del tutto naturale.
La Spagna, il Ministero della cultura, insieme ai funzionari e avvocati hanno dovuto lottare per tre anni perché il tesoro che apparteneva agli spagnoli venisse restituito.
IL TESORO DEL CIGNO NERO E LO STILE NARRATIVO
È stato inserito un forte senso patriottico e spirito sacrificale dei personaggi principali, ma credo sia servito come espediente per sintetizzare tre anni di cavilli burocratici, rinvii a giudizi, lotte e ricerche.
Nel fumetto il tesoro del cigno nero c’è uno spazio dedicato all’amore per la patria. E c’è pure uno spazio per la storia d’amore tra il funzionario del Ministero Álex Ventura e la funzionaria del servizio di protezione Elsa.
Qualcuno ha definito questa storia un documentario a fumetti.
Non sono del tutto convinta. Non so dire soprattutto se la parte di intrighi internazionali tra i vari Paesi siano fatti accaduti realmente o spunti per creare phatos al racconto.
Dalle ricerche fatte non ho trovato nulla che potesse confermare la veridicità degli intrighi internazionali e me ne convinco ancora di più quando sulla quarta di copertina la Tunuè scrive:
“Con il tesoro Nero, Paco Roca costruisce, a partire dalla vera storia del diplomatico e scrittore Guillermo Corral, un graphic novel coinvolgente che immerge il lettore in un avventuroso racconto di intrighi internazionali”.
Noi di colpoditosse abbiamo letto un bellissimo fumetto che richiama l’avventura in chiave moderna. Da leggere!